In vigore dal 5 febbraio
@ Articolo pubblicato su Ag Cult
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”. Il provvedimento entrerà in vigore il 5 febbraio.
LE NOVITA’
I dirigenti (25 in più rispetto al passato) saranno 192 di II fascia e 27 di I fascia, per una dotazione organica complessiva di 18.998 unità, con un recupero delle competenze regionali dei segretariati e degli ex poli (ora direzioni regionali), nonché il ripristino della CO.RE.PA.CU. (Commissione regionale per il patrimonio culturale), delle aree funzionali interne delle Soprintendenze della Demoetnoantropologia e Educazione e Ricerca, e dei musei autonomi soppressi da Alberto Bonisoli. Nasce l’Istituto centrale per la digitalizzazione e sono previsti alcuni nuovi musei autonomi, così come la scelta della nuova Dg Sicurezza, importante per il monitoraggio e l’adeguamento alle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro e dei luoghi della cultura, per pubblico e lavoratori, e per una formazione puntuale e aggiornata dei lavoratori del MiBACT.
SEGRETARIATO GENERALE
Segretariato Generale organizzato in 7 servizi di cui uno apposito per il coordinamento del settore contratti e appalti; i Segretariati regionali mantengono la regionalizzazione, le competenze sulla Co.re.pa.cu e il coordinamento per accordi e convenzioni degli istituti periferici.
DG EDUCAZIONE E RICERCA
Direzione generale «Educazione, ricerca e istituti culturali» organizzata in 2 servizi e con le nuove competenze sugli istituti culturali, sull’Istituto centrale per il restauro, sull’Opificio delle pietre dure, sull’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro e sull’Istituto centrale per la grafica.
DG ARCHEOLOGIA
Direzione generale «Archeologia, belle arti e paesaggio», che conserva i 6 servizi previsti prima del DM Bonisoli, in particolare il Servizio VI sulla Demoetnoantropologia. Viene creata la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo con sede a Taranto e ulteriori sedi a Venezia e Napoli; vengono confermate con sedi dirigenziali dell’Istituto centrale per l’archeologia e l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale.
LE NUOVE SOPRINTENDENZE
Le nuove soprintendenze create sono:
- SABAP per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, con sede a Genova;
- SABAP per le province di Imperia e Savona, con sede a Genova;
- SABAP per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese, con sede a Milano;
- SABAP per le province di Monza-Brianza e Pavia, con sede a Milano;
- SABAP per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, con sede ad Ancona;
- SABAP per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, con sede ad Ascoli Piceno;
- SABAP per l’area metropolitana di Roma, con sede a Roma;
- SABAP per le province di Rieti e Viterbo e per l’Etruria meridionale, con sede a Roma;
- SABAP per le province di Frosinone e Latina, con sede a Roma;
- SABAP per le province di L’Aquila e Teramo, con sede a L’Aquila;
- SABAP per le province di Chieti e Pescara, con sede a Chieti;
- SABAP per le province di Catanzaro e Crotone, con sede a Crotone;
- SABAP per le province di Cosenza, con sede a Cosenza;
- SABAP per le provincia di Brindisi e Lecce, con sede a Lecce;
- La soprintendenza per il patrimonio culturale subacqueo svolgerà le funzioni di SABAP per la provincia di Taranto.
DG SICUREZZA
Direzione generale «Sicurezza del patrimonio culturale» con 2 servizi e compiti di coordinamento, attuazione e monitoraggio di tutte le iniziative in materia di prevenzione dei rischi e sicurezza del patrimonio culturale e di coordinamento degli interventi conseguenti ad emergenze nazionali ed internazionali.
DG MUSEI E NUOVE AUTONOMIE
Direzione generale «Musei» rimane articolata in 2 servizi, con 18 direzioni regionali musei e prevede la separazione del Polo di Roma dal Lazio, con sede a Roma; confermata la creazione di nuovi musei autonomi (Museo del Vittoriano e di Palazzo Venezia di I fascia, Gallerie dell’Accademia di Firenze, Museo di Villa Giulia di Roma, Parco dell’Appia Antica di Roma, il Museo nazionale d’Abruzzo, il Museo nazionale di Matera, il Parco archeologico di Sibari, la Pinacoteca nazionale di Bologna invece di II fascia). Nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Umbria, la funzione di direttore regionale Musei è svolta, rispettivamente, dal direttore Museo storico e Parco del Castello di Miramare, dal direttore del Palazzo Reale di Genova, dal direttore della Galleria Nazionale delle Marche e dal direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, per un totale complessivo di 14 Direzioni regionali Musei aventi qualifica di ufficio dirigenziale di livello non generale.
DG ARCHIVI
Direzione generale «Archivi» rimane articolata in 2 servizi, con gli archivi che non sono più articolazioni delle Soprintendenze, l’Archivio centrale dello Stato che diventa di I fascia e le SAB Marche-Umbria e Puglia-Basilicata divise con le rispettive sedi nei capoluoghi di regione.
DG BIBLIOTECHE
Direzione generale «Biblioteche e diritto d’autore», che perde la competenza sugli Istituti culturali e rimane articolata in 2 servizi, con un nuovo istituto autonomo ovvero la Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini.
DIGITAL LIBRARY
«Istituto per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library» con funzione di coordinamento sull’Istituto centrale per gli archivi, Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi, Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche.
LE ALTRE DIREZIONI GENERALI
- Direzione generale «Creatività contemporanea» che si compone di 5 servizi;
- Direzione generale «Spettacolo» organizzata in 2 servizi;
- Direzione generale «Cinema e audiovisivo» organizzata in 3 servizi;
- Direzione generale «Turismo» che ritorna nel nostro Ministero strutturata in 3 servizi;
- Direzione generale «Organizzazione» rimane organizzata in 3 servizi con il Servizio I che acquisisce le competenze in tema di trasparenza;
- Direzione generale «Bilancio», che perde la competenza sui Segretariati regionali rimane organizzata in due servizi.