Progetto dell’ICR “Restaurare sott’acqua” a Baia: campagna 2020

Il 6 luglio 2020 nell’Area Marina Protetta-Parco Sommerso di Baia (Parco Archeologico dei Campi Flegrei), sono iniziati i lavori di restauro di un ambiente pavimentato con un mosaico policromo

L’ambiente faceva parte di un complesso edilizio che il responsabile dell’AMP, l’archeologo Enrico Gallocchio, ha denominato “Terme del Lacus”.  Il mosaico è caratterizzato da un impianto decorativo di tipo geometrico a ottagoni e motivi floreali. La cornice che contorna il mosaico è costituita da quattro fasce: quelle perimetrali sono monocrome con tessere bianche, mentre quelle interne presentano campiture rettangolari policrome.

Il pavimento presentava uno stato di conservazione critico dovuto principalmente a fattori meccanici, legati alla deformazione del piano pavimentale, che presentava un tormentato profilo ondulato e due ampie lacune. Già nel 2018 l’ICR era intervenuto con un pronto intervento conservativo che aveva fatto capire l’urgenza di avviare una campagna di restauro.

I lavori, che si concluderanno alla fine del mese di luglio, prevedono il consolidamento strutturale, il riempimento delle piccole lacune, il contenimento dei bordi esposti e il riempimento delle due grandi lacune.  Inoltre, saranno riposizionate le lastre marmoree che rivestivano le pareti. Prima del riempimento delle due grandi lacune, d’accordo con il Parco, si è reputato necessario eseguire un limitato saggio di scavo che si è rivelato molto utile anche comprendere le fasi dell’ambiente, antecedenti alla realizzazione del mosaico. Il saggio ha infatti rivelato la presenza di un piano di preparazione cementizia di un pavimento precedente che al momento è in corso di studio.

Per il consolidamento e il restauro sono stati utilizzati le metodologie e i materiali già ampiamente testati nei precedenti cantieri dell’ICR, tra cui si ricordano le malte idrauliche LEDAN SUB RM A e LEDAN SUB RM B prodotte dalla Tecnoedile Toscana s.r.l. e le lamine di alluminio per il contenimento e il rinforzo dei bordi del mosaico.

I lavori di restauro sono diretti dall’archeologa dell’ICR, Barbara Davidde, direttore del Nucleo per gli interventi di Archeologia Subacquea. Per l’ICR partecipano: il restauratore Adriano Casagrande e i funzionari diagnosti Marco Ciabattoni e Gianfranco Priori, la tesista della SAF-ICR, Rebecca Picca. Roberto Petriaggi, già direttore del NIAS-ICR, è consulente scientifico.

Incaricati dall’ICR sono:

per il restauro, l’impresa CSR Restauro di Riccardo Mancinelli; per la documentazione archeologica, Salvatore Medaglia; per la documentazione grafica, Filomena Lucci; per la documentazione 3D e per le indagini strumentali, Gabriele Gomez de Ayala.

L’assistenza logistica alle immersioni è assicurata da Centro Sub Campi Flegrei.

Si ringrazia: il Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli e la Capitaneria di Porto di Baia.

(notizia tratta  dal sito dell’Istituto Centrale per il Restauro)

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