Gioved’ 17 maggio 2018, h 16:15
Metodi alternativi di foderatura a freddo di dipinti su tela antichi e di arte contemporanea
Intervengono: Carlo Galliano Lalli, Docente alla Scuola di Alta Formazione dell’OPD, Co-direttore del Settore Climatologia e Conservazione Preventiva ed ex Coordinatore del Laboratorio Scientifico dell’OPD. Docente di Biochimica e Analisi scientifica all’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli; Mona Johanna Nanchen, Specializzata in Conservazione e Restauro dei manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, diplomata presso l’Istituto per l’Arte ed il Restauro Palazzo Spinelli di Firenze
Ormai da più di un decennio nell’ambito del restauro si predilige il concetto del minimo intervento: si cerca di ottenere il massimo successo conservativo operando nella maniera meno invasiva possibile. Questa nuova concezione del restauro ha conferito anche all’operazione di foderatura una funzione ben diversa da quella intesa nel passato, tutto ciò dovuto al cambiamento di mentalità e all’introduzione di nuovi materiali. I dubbi sulla penetrazione degli adesivi, il loro metodo di applicazione e soprattutto la loro reversibilità nel trattamento sono in questo periodo un interrogativo ricorrente nell’ambito del restauro. Tuttavia i formulati per la rintelatura anche se sono stati senz’altro migliorati sotto molti aspetti, possiedono ancora oggi delle caratteristiche non corrispondenti del tutto a quelle richieste dalla concezione. Certamente non esiste un unico materiale che oggi possa rispondere a tutti questi requisiti ma una giusta combinazione ed un uso coretto dell’adesivo potrebbe soddisfarli tutti. Sarà illustrata una metodologia facile, non tossica, economica, pratica ed efficace con l’uso quanto più compatibile e metodi di applicazione i meno invasivi possibili utilizzando pertanto materiali applicabili a freddo.