Il Parco Archeologico di Ercolano ha lanciato nella scorsa settimana una nuova fase del progetto Maiuri pop-up: Extended Interiors con workshop dedicati a guide turistiche, insegnanti delle scuole vicine al Parco e studenti dell’Accademia di Belle Arti. Tutti impegnati nel lavoro per la realizzazione di manufatti che, nei prossimi mesi, andranno a realizzare l’allestimento della Casa del Bel Cortile, una delle quattro domus recentemente aperte al pubblico.
Un processo attivo e partecipato, organizzato dal Parco Archeologico di Ercolano e condiviso con la Newcastle University, guidato dal team dell’artista Catrin Huber (finanziato dalla prestigiosa istituzione britannica Arts and Humanities Research Council) e in collaborazione con l’Herculaneum Conservation Project, che ha visto lavorare braccio a braccio categorie diverse coinvolgendole dinamicamente e direttamente nelle attività del Parco.
E’ inoltre da ieri, lunedì 15 gennaio, che i visitatori del Parco Archeologico di Ercolano possono accedere alle 4 domus citate chiuse da anni, grazie all’accordo stretto dal Direttore Francesco Sirano con la società Ales per permettere l’ampliamento dell’offerta di fruibilità del Parco ai propri ospiti.
“Oggi parte un nuovo capitolo del Parco Archeologico di Ercolano,- dichiara il Direttore Sirano – l’apertura di quattro domus con personale Ales significa restituire una parte di Patrimonio al pubblico. Ma questa fase rappresenta per noi anche l’avvio di un periodo di monitoraggio dell’impatto su tali domus della frequentazione da parte del pubblico. Per tutelare gli edifici osserveremo costantemente che effetto avrà l’apertura al pubblico su ambienti, strutture murarie, pavimenti e dipinti per proporre eventuali alternanze e rotazioni di aperture, ma anche perprogrammare tutti gli interventi di manutenzione e restauro del caso, alcuni dei quali già in svolgimento”.
I dipendenti della società Ales sono operativi nei settori della città antica dove si trovano la Casa dei Due Atri, la Casa del Bel Cortile, la Casa dell’Erma di bronzo e la superba Casa dei Cervi, positivo l’impatto da parte dei visitatori che hanno potuto apprezzare la raffinatezza di pitture, decorazioni e mosaici pavimentali, tutto a favore della cultura e della sorprendente e preziosa città archeologica che Ercolano ancora conserva e promuove con successo non solo ai visitatori attenti e preparati, ma anche agli addetti ai lavori, che attraverso questo importantissimo sito archeologico, completano e allargano gli orizzonti del loro difficile e affascinante lavoro.
(la notizia riportata dal Mattino di Napoli)
(la notizia riportata dall’edizione Napoli de “La Repubblica”)