Il prossimo 8 marzo, alle 17.00, a Palazzolo Acreide si parlerà di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale: protagonista il miglior Ambasciatore dell’Arte siciliana in Italia e nel mondo, Antonello da Messina, uno dei grandi maestri del Rinascimento.
Nella chiesa dell’Annunziata si terrà una Conferenza dedicata all’Annunciazione di Antonello, dipinto realizzato originariamente per questa chiesa, e oggi custodito presso la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa.
L’evento, ideato e curato da Silvia Mazza, storica dell’arte e giornalista de’ «Il Giornale dell’Arte» di Torino, e organizzato dal Comune di Palazzolo Acreide, intende offrire occasione, da un lato, di riflessione sugli aspetti conservativi inerenti al dipinto, oggetto di un ultimo intervento conservativo curato tra il 2007 e il 2008 dall’Istituto Superiore Conservazione e Restauro (ISCR) di Roma, dall’altro sulla sua valorizzazione, declinata nei suoi molteplici aspetti, a margine della monografica dedicata al Maestro siciliano del Rinascimento nella Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, a conclusione della quale, il 10 febbraio scorso, il dipinto ha fatto ritorno al museo siracusano che l’aveva concesso in prestito (la seconda tappa della monografica è attualmente in corso presso Palazzo Reale a Milano, fino al 2 giugno 2019).
«Dopo il clamore suscitato per un prestito fortemente avversato ho ritenuto – spiega Mazza – che il ritorno dell’opera al museo di appartenenza dovesse essere accompagnato da un’attenzione non minore: un evento di rilievo culturale, un omaggio al territorio per cui è stata creata (Palazzolo) e in cui è custodita (Siracusa), e a tutta quella società civile, associazioni e intellettuali, grazie alle cui pressioni è stata arrestata la trasferta a Milano per la seconda tappa della mostra».
Intervento di spicco sarà quello del dott. Roberto Ciabattoni, funzionario conservatore del laboratorio di Fisica e controlli ambientali dell’ISCR e docente di Fisica presso la SAF (Scuola di Alta Formazione) di Roma e Matera, una vera e propria autorità in materia di movimentazione delle opere d’arte. Illustrerà le indagini diagnostiche che aveva effettuato all’epoca del restauro sul dipinto e le soluzioni adottate per la sua movimentazione e trasporto in sicurezza da Roma a Siracusa, progettando pure la cassa utilizzata per queste operazioni. Per la prima volta, inoltre, sarà reso pubblico l’esito delle indagini sul legante effettuate durante l’ultimo restauro dal prof. Fabio Talarico, chimico dell’ISCR, insieme ad altri dati emersi sui leganti impiegati nella Madonna col Bambino e il San Giovanni Evangelista del Polittico di Firenze, attualmente in mostra a Milano. «Un intervento, quello di Ciabattoni, col quale – spiega ancora Mazza – ci si vuole anche riallacciare idealmente all’invito del compianto dott. Giuseppe Basile, responsabile dell’ultimo intervento sul dipinto, che auspicava che i legami tra Istituto romano e i responsabili in Sicilia del dipinto di Antonello proseguissero anche oltre quel restauro».
Interverranno anche il Direttore del Bellomo, dott. Lorenzo Guzzardi, sulla valorizzazione dell’opera, l’etnoantropologo dott. Luigi Lombardo, che condividerà l’esito delle ricerche d’archivio sulle vicende del dipinto all’interno della chiesa dell’Annunziata, e Silvia Mazza, che offrirà una lettura storico-artistica, per certi versi inedita, dell’Annunciazione
“per la prima volta nella stessa chiesa – sottolinea la storica dell’arte – per la quale il dipinto fu realizzato da Antonello e dove rimase ininterrottamente per 433 anni, dal 1474, data dell’esecuzione, al 1907, quando fu acquistata dai procuratori della chiesa e trasferita al Regio Museo archeologico di Siracusa, in attesa di destinarla al museo d’arte, l’attuale Bellomo, che sarebbe nato dalla separazione dalle collezioni archeologiche».
Per il sindaco Salvatore Gallo e l’assessore al Turismo Maurizio Aiello, i cui saluti istituzionali apriranno la Conferenza, l’evento
«costituisce una straordinaria occasione di valorizzazione per la chiesa dell’Annunziata, di pregio monumentale per le sue importanti colonne tortili barocche, la cui storia è segnata dal tempo che la vide custode di uno dei più bei capolavori dell’arte. Un evento che è anche occasione di promozione dell’immagine di Palazzo Acreide attraverso un evento dall’alto profilo culturale»