La basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L’Aquila mercoledì 20 dicembre ha riaperto i battenti dopo il restauro post-terremotoalla presenza del ministro dei beni delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini e dell’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi.
La messa di mezzanotte della Vigilia di Natale, riapertura ufficiale della basilica, sarà preceduta dall’inaugurazione ufficiale.
L’ ENI ha finanziato con circa 12 milioni di euro il recupero di uno dei luoghi simbolo dell’Aquila.
Nella basilica torneranno anche le spoglie di Celestino V, attualmente collocate in via provvisoria nell’Oratorio di San Giuseppe dei Minimi.
‘ENI, le Soprintendenza e le Università coinvolte hanno dato il loro contributo, ciascuno in un settore specifico e secondo le competenze tecniche a disposizione. Alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici d’Abruzzo è toccata la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza. Il Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e l’Università de L’Aquila, insieme agli ingegneri e ai geologi di ENI, hanno garantito le necessarie azioni tecnico-scientifiche.
Questa è la dichiarazione ENI ad inizio lavori
«Per rispettare tutti i valori di cui è ricca la Basilica, gli studi preliminari sull’intervento di recupero del monumento hanno preso in considerazione tutti gli aspetti di natura storica, culturale, strutturale e funzionale. Inoltre è stata adottata una metodologia che limita gli interventi di restauro al minimo, lasciando inalterate, ove possibile, le parti originali dell’edificio. Per facilitare le attività di indagine e misura, oltre che per gestire al meglio la costruzione e ottimizzare la manutenzione futura, è stato elaborato, mediante uno scanner, un modello digitale di estremo dettaglio a supporto di un vasto ed articolato database».
Notizia pubblicata su Abruzzo Web
La foto è di Carlo Cafaggi ed è tratta dalla pagina Facebook del Segretariato Regionale d’Abruzzo