È stata inaugurata a Roma la 33ma sessione dell’Assemblea generale dell’ICCROM, il Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali. L’evento di due giorni, tenutosi dal 2 al 3 novembre, ha previsto diverse sessioni di discussione, dibattiti e presentazioni su temi chiave relativi alle sfide attuali e future e alle questioni urgenti legate alla conservazione del patrimonio culturale negli Stati membri.
Le delegazioni nazionali dei 137 Stati membri dell’ICCROM, così come gli osservatori di Stati non membri, organizzazioni intergovernative e altre istituzioni partner, hanno partecipato alla 33ma Assemblea generale per discutere e migliorare gli orientamenti strategici ed il piano di lavoro dell’organizzazione ed eleggere il nuovo Consiglio direttivo. Tale insieme diversificato di partecipanti garantisce una panoramica completa e articolata all’interno delle discussioni e nei processi decisionali.
Diversi rappresentanti di organizzazioni internazionali e italiane hanno partecipato all’inaugurazione ufficiale dell’evento, sottolineando nei loro discorsi l’importanza di questo incontro biennale per determinare lo stato attuale dell’organizzazione e la sua visione futura. Tra i principali relatori intervenuti all’inaugurazione figurano Qu Dongyu, Direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale in Italia, Lazare Eloundou Assomo, Direttore del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e Webber Ndoro, Direttore generale dell’ICCROM.
QU Dongyu, Direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ha sottolineato l’importanza dell’ICCROM in quanto organizzazione che cerca di mantenere e preservare il patrimonio culturale nel mondo. “La FAO condivide l’impegno dell’ICCROM nel promuovere la conservazione, la condivisione della conoscenza e la diffusione delle migliori pratiche per la conservazione del patrimonio culturale a livello mondiale”, ha dichiarato. “La collaborazione di lunga data tra la FAO e l’ICCROM dimostra quanto sia importante attingere al patrimonio per costruire un mondo migliore per le generazioni future“.
Il Direttore Generale della FAO ha sottolineato l’importanza dei siti del patrimonio per affrontare le attuali sfide globali. “I siti del patrimonio possono fornire risposte alle principali sfide derivanti dalla crisi climatica, dalla perdita di biodiversità, dall’insicurezza alimentare e altre ancora”, ha affermato. Ha aggiunto che “dobbiamo imparare dal modo in cui queste comunità hanno gestito sapientemente le risorse naturali in modo sostenibile, con caratteristiche locali” ed ha concluso il suo intervento augurando ai partecipanti un’Assemblea generale di successo.
Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, ha ribadito la grande importanza che l’attività dell’ICCROM, ospitato a Roma da oltre 60 anni, riveste per l’Italia. “È precisa intenzione del Governo, che guarda con interesse e apprezzamento ai più recenti e positivi risultati, dare ancora maggiore impulso ai rapporti con l’ICCROM, sostenendolo nei suoi programmi e nella sua ormai avviata opera di importante trasformazione e modernizzazione“, ha dichiarato. “Siamo infatti tutti convinti che ogni azione volta a rendere l’ICCROM più visibile e conosciuto, anche al di fuori della cerchia degli esperti del patrimonio, sia la chiave per dargli quel ruolo che da tempo si auspica per dispiegare appieno le sue grandi potenzialità.”
“Nel tempo, l’ICCROM ha saputo cogliere la crescente importanza della cultura nelle relazioni internazionali, fino a diventare uno strumento di diplomazia e di soft power per gli Stati membri. L’Italia, in quanto Paese Ospite, sente l’importanza di garantire un’efficace tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in tutte le sue forme“, ha dichiarato. “Un esempio virtuoso è rappresentato dalla rafforzata collaborazione, soprattutto nei programmi di formazione – sempre sostenuti dalla Cooperazione italiana – rivolti ai giovani dell’Africa destinati a diventare, demograficamente, i giovani del mondo.”
Il dott. Lazare Eloundou Assomo, Direttore del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, ha parlato a nome del Direttore generale dell’UNESCO, dichiarando: “L’ICCROM ha un ruolo fondamentale nel sostenere la conservazione del patrimonio culturale mondiale ed è quindi un partner fondamentale dell’UNESCO – e in particolare del Centro per il Patrimonio mondiale – attraverso le sue attività di ricerca e di sviluppo delle capacità e come principale organo consultivo del Comitato del Patrimonio mondiale“. Il dott. Eloundou Assomo ha sottolineato il ruolo dell’ICCROM nella creazione di strumenti preziosi per le autorità politiche e i professionisti del patrimonio su temi diversi e urgenti.
Il dott. Eloundou Assomo ha aggiunto che, tra i risultati e i contributi dell’ICCROM, l’organizzazione è stata importante nel sostenere il lavoro dell’UNESCO per i luoghi in cui il patrimonio è a rischio, come Mosul e l’Ucraina. Ha concluso con parole di incoraggiamento. “Voglio sottolineare il valore della nostra cooperazione: il nostro successo dipende dalla collaborazione, dalla conoscenza condivisa e da una visione collettiva per un futuro in cui i nostri tesori culturali mondiali continuino ad ispirare ed educare le generazioni a venire“, ha dichiarato.
Nel suo discorso di apertura, il Direttore generale dell’ICCROM, il dott. Webber Ndoro, ha dato il benvenuto a tutte le delegazioni e ai partecipanti, esprimendo un profondo ringraziamento e apprezzamento alla FAO per aver ospitato questo evento e a tutti gli Stati membri e ai partner locali e internazionali per aver sostenuto i programmi e le attività dell’ICCROM. “Con i suoi Stati membri, l’ICCROM ha costantemente cercato di mantenere il suo carattere unico di organizzazione tecnica con un ampio mandato nel promuovere la conservazione del patrimonio culturale in tutto il mondo. È un piacere dare il benvenuto al Tagikistan, nuovo Stato membro dell’ICCROM dal 17 aprile 2022“, ha dichiarato il dott. Ndoro.
Il dott. Ndoro ha ricordato le minacce poste alle persone e al patrimonio dai cambiamenti climatici e dalle pressioni politiche, sociali ed economiche negli ultimi sei anni in cui ha “avuto il privilegio di dirigere questa straordinaria organizzazione” e ha sottolineato la necessità di una conservazione e gestione efficace e sostenibile del patrimonio, nonché di aumentarne la resilienza puntando su una collaborazione integrata e intersettoriale, che coinvolga persone, natura e cultura. “Dobbiamo coinvolgere soprattutto i giovani per far sì che il nostro patrimonio svolga un ruolo significativo nelle nostre società, oggi e in futuro“, ha dichiarato.
Il dottor Ndoro ha concluso il suo discorso di apertura ringraziando gli Stati membri per la fiducia accordatagli alla guida dell’ICCROM. “Il mio lavoro all’ICCROM è stato il risultato di un team dedicato e professionale, con il quale ho avuto il privilegio e il piacere di condividere sei anni della mia vita. Tutto ciò che siamo riusciti a realizzare è un tributo alla loro passione, al loro impegno e alla loro professionalità“, ha dichiarato.
I partecipanti hanno inoltre discusso della situazione finanziaria e della trasformazione digitale, hanno approvato le bozze di emendamento presentate dal Consiglio e dagli Stati membri e hanno esaminato le attività e i progetti realizzati dai vari programmi nel periodo 2022-2023, nonché il programma di attività e di bilancio per i prossimi due anni (2024-2025).
A margine della 33ma sessione dell’Assemblea generale sono state organizzate diverse attività ed eventi, il più importante dei quali è stata una discussione tematica sul concetto di “Patrimonio e migrazione” e l’annuncio del vincitore del Premio ICCROM. È stata inoltre sottolineata la collaborazione di successo tra l’ICCROM e l’Italia, che ospita la sua sede centrale, e gli Emirati Arabi Uniti, che ospitano l’Ufficio regionale dell’ICCROM a Sharjah.
Ulteriori informazioni sull’ICCROM e sulle sue attività sono disponibili sul suo sito web: https://www.iccrom.org/
Il sito web è consultabile in diverse lingue (inglese, francese, spagnolo, italiano e arabo).
Notizie e aggiornamenti sulla 33ma Assemblea generale sono pubblicati sugli account Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter dell’ICCROM.
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Informazioni sull’ICCROM
L’ICCROM è un’organizzazione intergovernativa che opera al servizio dei suoi Stati membri per promuovere la conservazione di tutte le forme di patrimonio culturale, in ogni regione del mondo. L’ICCROM è stato creato all’indomani della Seconda guerra mondiale in risposta alle diffuse distruzioni e all’urgente necessità di ricostruire i beni culturali. Grazie all’adesione dei primi cinque Paesi (Austria, Repubblica Dominicana, Spagna, Marocco e Polonia), l’ICCROM è nato ufficialmente a Roma il 1° marzo 1959, come risultato della 9a sessione della Conferenza generale dell’UNESCO tenutasi a Nuova Delhi, in India, nel 1956.