Articolo pubblicato sul sito CulturaItalia
Si svolgerà il 21 e il 22 gennaio a Roma, nella Biblioteca Nazionale Centrale, l’incontro inaugurale del progetto europeo Indices (Measuring the Impact of DIgital Culture), coordinato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (Iccu).
L’obiettivo di Indices è fornire ai decisori politici e ai responsabili nel settore dei beni culturali e delle industrie creative degli strumenti utili a comprendere appieno l’impatto sociale ed economico della digitalizzazione del patrimonio culturale e a sostenere il riuso innovativo dei beni culturali. Indices è finanziato, con circa tre milioni di euro complessivamente, dalla Commissione europea nell’ambito del programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, bando “Governance for the future”, area “Digitising and transforming European industry and services” (Dt-Governance-13-2019), della durata di 36 mesi.
- l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio);
- l’Istituto dei Paesi Bassi per il Suono e la Visione (Hilversum);
- il Centrum Cyfrowe (Polonia, Varsavia);
- la Fondazione Bruno Kessler (Italia, Trento);
- Platoniq Sistema Cultural (Spagna, Barcellona);
- la Fondazione Europeana (Paesi Bassi, L’Aia);
- l’European Fashion Heritage Association (Italia, Firenze);
- la Michael Culture Association (Belgio, Bruxelles),
- l’Associazione dei Musei Tedesca (Germania, Berlino);
- Weblyzard Technology (Austria, Vienna);
- Capital High Tech (Francia, Bordeaux);
L’idea ispiratrice è che, grazie al progetto, i decisori politici potranno disporre di una solida struttura per valutare l’impatto del patrimonio culturale e di una piattaforma web per tenere traccia del progresso dell’impatto del patrimonio culturale nella società in Europa. Gli istituti culturali potranno prendere decisioni strategiche che consentiranno loro di migliorare il loro contributo verso le industrie culturali e creative e la società, partecipando attivamente al mercato unico digitale.