ICR – Giornata di studio “Transenne di Santa Sabina” 24 gennaio 2025

(tratto dal sito dell’ Istituto Centrale per il Restauro) 
© Istituto Centrale per il Restauro – Ministero della Cultura

Giornata di studio “Transenne di finestra in stucco gessoso e lapis specularis
della Basilica di Santa Sabina” in Roma
Presentazione del secondo intervento conservativo

Roma, 24 gennaio 2025 – ICR, via di San Michele 25
Aula  Magna “Cesare Brandi”


L’intervento di restauro sulle transenne di finestra in stucco gessoso e lapis specularis

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L’Istituto Centrale per il Restauro ha effettuato un complesso intervento conservativo sul secondo gruppo di transenne di finestra in stucco gessoso e lapis specularis, riferibili all’originaria costruzione della basilica di S.Sabina in Roma. Queste furono ritrovate in più elementi durante i restauri primo-novecenteschi diretti da A. Muñoz tra il 1914 ed il 1919 all’interno della muratura che aveva tamponato le grandi finestre del cleristorio e dell’abside della chiesa. All’epoca del ritrovamento i vari elementi quadrangolari ed uno centinato furono assemblati con stuccature gessose in modo più o meno approssimativo e poi inchiodati su tavolati lignei. Tale secondo gruppo di manufatti era in uno stato molto più frammentario e degradato rispetto a quelli restaurati in precedenza, perciò le scelte progettuali e operative messe in atto sono state diverse, non potendo realizzare in sicurezza una restituzione in verticale, come nel primo caso.

L’approccio metodologico interdisciplinare e le prassi operative adottate dal gruppo di lavoro ICR, composto da esperti di varie discipline (archeologi, restauratori, scientifici, documentalisti), sono stati caratterizzati preliminarmente da uno studio storico-archeologico, materico e dello stato di fatto dei manufatti  e dall’esecuzione mirata di indagini biologiche, chimiche, geochimiche e fisiche, per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, dei prodotti di degrado e per l’individuazione dell’eventuale presenza di una finitura coloristica; innovative indagini geochimiche sono state effettuate per caratterizzare la provenienza del lapis specularis utilizzato per chiudere i trafori delle transenne; nuovi e interessanti elementi sono stati rilevati circa la tecnica di esecuzione e la messa in opera delle transenne nei grandi spazi finestrati dell’edificio di culto. Tutte le operazioni conservative e di studio sono state supportate da un’accurata documentazione fotografica e da rilievi grafici bidimensionali e tridimensionali delle opere, con mappature tematiche dello stato di conservazione e degli esiti del precedente intervento di restauro. Ogni fase operativa messa a punto è stata improntata alla totale controllabilità e reversibilità degli interventi.

I protocolli operativi impiegati per l’intervento conservativo, dopo accurati test su campioni, hanno visto l’utilizzo della tecnologia laser sia per la pulitura dei pannelli in stucco gessoso che, per la prima volta e in via sperimentale, per le lastrine di lapis specularis, ottenendo ottimi risultati e permettendo una rimozione selettiva e controllata degli strati sovrammessi. Dopo la rimozione delle vecchie stuccature, sono state realizzate reintegrazioni delle lacune dello stucco solo nei casi in cui queste risultavano indispensabili a livello statico, per meglio sostenere la struttura estremamente fragile dell’antico telaio e le lastrine di lapis specularis.

Con un approccio interdisciplinare, oltre ad un’accurata documentazione grafica, sono state eseguite scansioni 3D per la registrazione dell’esatta posizione dei singoli frammenti e per la realizzazione di controforme fresate in polistirolo in cui conservare i manufatti durante le varie operazioni. Per la conservazione nei depositi del Museo dei Padri Domenicani si sono realizzate casse con all’interno controforme fresate sulla scansione 3D, in modo da tenere a contrasto le due facce degli elementi in stucco e da consentire una movimentazione in sicurezza delle transenne.

Gruppo di lavoro ICR:

Simona Pannuzi, Carla Giovannone, Valeria Massa, Flavia Vischetti, Giancarlo Sidoti, Lucia Conti, Fabio Aramini, Mauro Torre, Marco Bartolini, Giulia Galotta, Paolo Scarpitti, Angelo Raffaele Rubino, Claudio Santangelo, Ferdinando Provera, Paolo Piccioni, Edoardo Loliva, Rocco D’urso, Alessandro Pierangeli, Flavio Garzia, Luciano Cinone.

Professionisti esterni collaboratori per attività conservative e di documentazione:

Giorgia Galanti, Anna Brunetto, Antonio Iaccarico Idelson, Danilo Salzano.

Collaborazioni con Università:

Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Università del Salento – CEDAD – CEntro di Fisica applicata, DAtazione e Diagnostica.

 

Allegati (link  sul sito dell’ICR)

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