La maestria del restauro italiano: un quadro in movimento. Mercati, ricerca, formazione, sostenibilità, diplomazia culturale

Lunedì 16 settembre 2024 presso la Direzione Generale di Banca Ifis a Mestre (VE) si è tenuta una giornata di studio dal titolo “La maestria del restauro italiano: un quadro in movimento. Mercati, ricerca, formazione, sostenibilità, diplomazia culturale“, organizzata da Banca Ifis in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Per la DGCC è intervenuta ad apertura dell’incontro, Maria Vittoria Marini Clarelli, Dirigente del Servizio III – Architettura contemporanea, periferie e rigenerazione urbana.

Confrestauro ha preso parte all’evento organizzato da Banca Ifis, con la cura scientifica di Cesare Biasini Selvaggi, dal titolo “La maestria del restauro italiano: un quadro in movimento, mercati, ricerca, formazione, sostenibilità, diplomazia culturale” che si è tenuto lo scorso 16 settembre presso Villa Fürstenberg a Mestre nell’ambito delle giornate studio in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Obiettivo della giornata è stato quello di stimolare il dibattito intorno al tema del restauro come strumento di diplomazia culturale per raccontare l’eccellenza del saper fare italiano nel mondo.

L’architetto Tommaso Tommasi, Responsabile Relazioni Istituzionali di Confrestauro, era tra i relatori e ha dichiarato:

Il restauro è un’eccellenza del made in Italy. La nostra Associazione si impegna per rendere questo lavoro sempre più conosciuto e appassionante anche all’estero, così da creare una rete internazionale atta a valorizzare il patrimonio urbanistico e storico. Ne sono esempio le circa 40 scuole che lavorano in tutto il mondo e formano personale altamente qualificato.

Confrestauro è molto attiva nel promuovere la formazione dei giovani restauratori e nel garantire loro l’accesso al mondo del lavoro. Nel corso della sua attività, grazie al presidente Alberto Rui, ha avviato collaborazioni con diverse scuole di restauro e organizzato eventi e iniziative per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Un esempio è la Scuola di Botticino che si è rivelata un partner strategico, grazie all’alta qualità della formazione offerta che permette di entrare in contatto con giovani restauratori talentuosi, pronti a dare un contributo importante al settore in Italia. E ancora la collaborazione con l’Istituto per l’arte e il Restauro Palazzo Spinelli a Firenze.

In occasione dell’evento, è stato presentato il Market WatchLe imprese italiane del restauro: profilo e trend”, sviluppato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, secondo il quale il comparto italiano del restauro produce un fatturato di quasi 3 miliardi di euro l’anno, grazie soprattutto alla forte domanda internazionale che riconosce l’elevato livello di specializzazione e professionalità delle aziende nazionali del settore.

Il comparto italiano del restauro raccoglie 574 imprese, concentrate prevalentemente tra Veneto, Lazio e Lombardia, che producono complessivamente un fatturato cumulato pari a 2,8 miliardi di euro, in crescita del 33% rispetto allo scorso anno e con un CAGR triennale in aumento del +20%. La crescita produttiva è accompagnata da quella dimensionale: gli addetti impegnati nel settore sono saliti a 10.476, in aumento dagli 8.541 di fine 2020.

Lo sviluppo del comparto italiano del restauro è trainato in particolar modo dalla forte accelerazione della domanda di consulenza proveniente dal mercato internazionale negli ultimi cinque anni. Il riconoscimento estero delle peculiarità dell’Italia sul fronte della conservazione dei beni artistici e culturali ha dato vita ad un accrescimento degli investimenti delle imprese del settore pari ad una media del 10% annuo. Anche per questo, i positivi indicatori economici evidenziano che il restauro italiano rappresenta un settore in grado di coniugare la salvaguardia del patrimonio culturale e artistico con la capacità di realizzare ottime performance reddituali.

La promozione e la valorizzazione della cultura italiana e del suo impatto sociale rappresenta uno dei principali ambiti d’azione di Kaleidos, il social impact lab di Banca Ifis nato su visione del Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. Per riunire tutte le progettualità della Banca nel campo dell’arte e della cultura, ad aprile 2024 è nato Ifis art, il brand che raccoglie le iniziative finalizzate a valorizzare il patrimonio artistico e culturale.

Per maggiori informazioni: www.confrestauro.com

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