La Scuola Grande di San Rocco e Save Venice sono lieti di annunciare il completamento del restauro della monumentale Crocifissione di Jacopo Tintoretto nella Sala dell’Albergo della Scuola. L’intervento, durato due anni, è stato reso possibile grazie a un finanziamento di € 672.000 stanziato da Save Venice con il generoso contributo di Arnold M. Bernstein.
Durante la fase di progettazione, dopo aver valutato la buona adesione della pellicola pittorica al supporto, si è ritenuto opportuno, in accordo con la Soprintendenza, di non procedere allo smontaggio del dipinto dalla parete. Si è invece deciso di realizzare una struttura di servizio all’interno della Sala dell’Albergo, permettendo così la visibilità del cantiere.
L’intervento è stato eseguito dai restauratori della CBC Conservazione Beni Culturali soc. coop, con la direzione di Caterina Barnaba. Le indagini diagnostiche non invasive sono state effettuate da S.T.Art-Test di S. Schiavone & C. sas.
All’inizio dell’intervento, nel marzo 2023, sono state condotte sistematicamente indagini diagnostiche non invasive, tra cui la documentazione in fluorescenza con sorgenti LED UV, che ha evidenziato e registrato gli strati sovrapposti all’originale. Le riprese in riflettografia all’infrarosso (IR) si sono rivelate fondamentali sia per lo studio della tecnica esecutiva sia per la documentazione dello stato di conservazione del dipinto. A partire dalla primavera dello stesso anno, l’équipe di restauratori della CBC Conservazioni Beni Culturali ha affrontato le problematiche conservative emerse, tra cui la stratificazione disomogenea e spessa di vernici ingiallite e ossidate, nonché la presenza di residui di colla e strati sedimentati di polveri compattate, che ostacolavano una corretta lettura dei valori cromatici e dei piani prospettici dell’opera. Inoltre, sono stati rimossi e reintegrati numerosi ritocchi pittorici, sovrapposti all’originale e realizzati durante precedenti interventi di restauro. Dopo la pulitura, il dipinto è stato verniciato a pennello con una vernice a basso peso molecolare.
Successivamente, le stuccature esistenti, che presentavano un aspetto irregolare, sono state livellate e, dove necessario, integrate con nuovo stucco. Le piccole lacune sono state risarcite con gesso di Bologna e colla di coniglio. Infine, tutte le zone stuccate sono state trattate con tempera, applicata con un sottile pennello per imitare la superficie circostante e mascherare gli interventi di stuccatura. La reintegrazione è stata eseguita con colori a vernice: a velatura per le abrasioni e le mancanze più piccole, a corpo per le stuccature. Al termine dell’integrazione pittorica, è stata applicata una verniciatura a nebulizzazione, con finalità di protezione e di ripristino del corretto indice di rifrazione della superficie.
Save Venice è orgogliosa della lunga collaborazione e sostegno alla Scuola Grande di San Rocco.
Tra i progetti più significativi spicca il finanziamento, nel 2008-2009, delle indagini scientifiche su tutte le tele del soffitto della Sala dell’Albergo, accompagnato dal restauro di tre di esse. Nel 2017-2018, in occasione delle celebrazioni per Tintoretto 500, Save Venice ha sostenuto il restauro conservativo di due dipinti del Pordenone e di tre opere di Tintoretto nella chiesa di San Rocco. In occasione della mostra Venetia 1600. Nascite e rinascite a Palazzo Ducale (2021-2022), Save Venice ha finanziato il restauro dell’Annunciazione a mosaico di Giovanni Novello, di proprietà della Scuola. Tra il 2022 e il 2023, grazie al generoso sostegno di Richard K. Riess, è stato completato il restauro dell’Annunciazione di Tiziano, oggi riposizionata nella sua antica collocazione, sopra l’arcata del pianerottolo dello Scalone della Scuola.
Frederick Ilchman, Chairman di Save Venice: “Gli interventi di conservazione di preziosi tesori culturali, come la maestosa Crocifissione su tela di Tintoretto, hanno l’obiettivo di assicurarne la fruizione alle future generazioni. Il restauro non solo restituisce nuova chiarezza e leggibilità a queste opere, ma permette anche di riscoprire le autentiche intenzioni dell’artista, le tecniche impiegate e il suo processo creativo. Tutti questi obiettivi sono stati pienamente raggiunti grazie al magistrale intervento conservativo della squadra di restauratori della CBC Conservazione Beni Culturali, finanziato da Save Venice con il generoso contributo di Arnold M. Bernstein”.
Franco Posocco, Guardian Grando della Scuola Grande di San Rocco: “Insieme a quello riguardante l’Assunta dei Frari di Tiziano, il restauro della grande Crocifissione di Jacopo Tintoretto costituisce il più importante intervento di conservazione artistica realizzato negli ultimi anni a Venezia, un vero dono alla città, al paese e al godimento di tutti.
L’impressionante scenografia non significa solo la sintesi di una cultura e di uno stile, il Rinascimento, ma anche il manifesto di una civiltà giunta al suo apice. Rappresenta anche una esperienza unica delle più avanzate tecniche di rilevamento e di recupero non invasivo, rispettoso dell’originale, prima sottratto alla vista da manomissioni e sovrapposizioni spesso maldestre”.
Maria Agnese Chiari Moretto Wiel, Storico dell’arte e membro di Cancelleria della Scuola Grande di San Rocco: “Nel corso di questi due anni ho avuto il privilegio di seguire quasi quotidianamente il lavoro, condividendo le problematiche, le scelte e le difficoltà incontrate dalle restauratrici nel restituire piena leggibilità a un’opera che rappresenta uno dei capolavori, se non il più alto in assoluto, di Jacopo Tintoretto. Il restauro non solo ha consentito al dipinto di ritrovare un corretto equilibrio di valori cromatici e una grande profondità prospettica, ma ha svelato anche nuovi, fondamentali elementi per la conoscenza del metodo di lavoro del maestro. La scoperta di un complesso sistema di griglie tracciato a carboncino ed esteso a tutta la superficie del dipinto per trasferire le figure dai disegni preparatori alla tela, smentisce infatti oggi, l’affermazione di Giorgio Vasari, secondo il quale Tintoretto lavorava ‘a caso e senza disegno, quasi mostrando che quest’arte è una baia’.”
Caterina Barnaba, CBC Conservazione Beni Culturali soc. coop: “La conservazione del patrimonio artistico richiede uno studio interdisciplinare della materia poiché nella sua materialità incorpora valori storici artistici e culturali. Unitamente alla ricerca e alla diagnostica, rappresenta un pilastro fondamentale nel campo del restauro consentendo di acquisire dati che permettono di comprendere la tecnica esecutiva e lo stato di
conservazione dell’opera e di definire come operare scegliendo i materiali più idonei per procedere al restauro del bene.
L’ intento dei lavori CBC è vivere il restauro come uno strumento di conoscenza in cui il cantiere sia incontro, condivisione e rappresenti un momento privilegiato non solo per i tecnici, ma anche per l’intera comunità. Lavorare sulla Crocifissione della Scuola Grande di San Rocco di Jacopo Tintoretto è stato un privilegio e di questo ringraziamo Save Venice per averci scelto e sostenuto’’
Restauro dei cuoi del bancone
La campagna di restauro ha incluso anche il recupero conservativo del piano d’appoggio e dei pannelli frontali in cuoio del bancone sottostante la Crocifissione, intorno al quale si riuniva l’organo di governo della Scuola. L’intervento è stato curato da Oscar Restauri di Lucia Castagna e anch’esso generosamente finanziato da Save Venice.
Nota storica
Datata 1565 e orgogliosamente firmata dal pittore sul cartiglio in basso a sinistra: “M.D.LXV. / TEMPORE. MAGNIFICI / DOMINI HIERONIMI / ROTAE, ET COLLEGARVM / JACOBVS TINCTOREC / TVS FACEBAT”, la grandiosa Crocefissione, che rappresenta forse il capolavoro assoluto di Tintoretto e senza dubbio uno dei vertici della pittura veneziana, fu il primo dipinto ad essere realizzato per le pareti della Sala dell’Albergo della Scuola Grande di San
Rocco, collocandolo in posizione di assoluta preminenza sulla parete di fronte all’ingresso e al di sopra del bancone destinato a ospitare le riunioni del governo della Scuola.
Punto culminante del ciclo della Passione, la tela, pagata a Tintoretto 250 ducati il 9 marzo 1566, godette subito di straordinaria fama tra i contemporanei, come attestano non solo le fonti a stampa, ma anche le molte traduzioni incisorie, tra le quali la prima e la più famosa è quella realizzata da Agostino Carracci nel 1582, e in seguito lo studio appassionato da parte di grandi protagonisti della pittura europea del Seicento, da Rubens a Van Dyck. Per la realizzazione dell’opera Tintoretto eseguì disegni preparatori per singole figure, fissando anche direttamente sulla tela una traccia compositiva straordinariamente dettagliata.
L’organizzazione della scena e la resa dei suoi personaggi rivelano la grande abilità dell’artista: dalle figure in primo piano, plasticamente delineate, alle comparse sullo sfondo, ai volti dei protagonisti, così caratterizzati da far pensare a dei veri e propri ritratti.
Cristo in Croce, da cui s’irradia una raggiera di luce a rappresentare il suo trionfo sulle tenebre e la speranza di resurrezione per tutta l’umanità, giganteggia al centro e funge da perno per la complessa composizione, in cui il pittore orchestra con magistrale sapienza cromatica e luministica il racconto evangelico, coinvolgendo in prima persona l’osservatore