E’ uscito il numero 116 della rivista!

Un numero davvero particolare ma, lo sapete bene, questo è il nostro marchio di fabbrica!

La copertina del numero 116 di Kermes

Stacchi, strappi e nuovi ritrovamenti nasce come “Atti di convegno” delle due giornate di studio dal titolo Stacchi, strappi e nuovi ritrovamenti. Conservazione e fruizione delle pitture parietali, che si sono tenute a Firenze il 24 e 25 ottobre 2019.

Le due giornate sono state organizzate da Opera per Santa Maria Novella, in collaborazione con la Biblioteca Domenicana di Santa Maria Novella Jacopo Passavanti, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale) e il Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation.

In anni recenti, l’Opera si è fatta promotrice di molteplici interventi di restauro di pitture murali, incalzata dagli importanti ritrovamenti effettuati nella basilica.
Alla luce di queste novità, ha deciso di incoraggiare l’organizzazione delle due giornate di studio per creare un’opportunità di confronto e di riflessione sulle sfide tecniche poste dai dipinti murali staccati e sulle nuove strategie di conservazione e di valorizzazione delle pitture parietali.

Le giornate di studio sono state l’occasione per presentare i recentissimi interventi di restauro promossi dall’Opera:  la scoperta dell’affresco trecentesco raffigurante San Tommaso d’Aquino in cattedra, ritrovato nel 2018 dietro alla pala con la Resurrezione di Cristo di Giorgio Vasari – anch’essa oggetto di restauro e presentazione durante l’evento – e il ricollocamento del San Benedetto o Beato Mauro e storie della sua vita di Nardo di Cione, staccato nel 1858 e fino ad oggi conservato nei depositi della Soprintendenza.

Il programma è stato articolato in modo da affrontare temi, sia storici sia tecnici, finalizzati a stimolare il dibattito interdisciplinare e offrire elementi di riflessione.
Oltre alla presentazione di significativi casi studio di alcuni fra i principali istituti di restauro italiani, alla condivisione dei dati emersi dai recenti interventi eseguiti nel complesso monumentale domenicano, sono stati trattati anche temi di grande attualità, come la fruizione attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali o mediante l’uso di ricostruzioni virtuali.

A conclusione della presentazione di questi contributi si è tenuta una tavola rotonda dal titolo Il cantiere e i lavori per il ricollocamento, problematiche e possibili soluzioni, con la finalità di permettere un confronto fra i partecipanti in merito a interventi ancora da realizzare. Il dibattito, molto stimolante e partecipato, si è tenuto davanti a tre importanti affreschi della terza campata orientale, staccati nel 1858 e tuttora in attesa del definitivo ricollocamento, che sono stati il cuore della discussione: la grande immagine raffigurante San Tommaso d’Aquino (400×140 cm circa), dipinta da Stefano fiorentino verso il 1343, e le due storie contestualmente realizzate da Andrea di Cione, detto Orcagna, unici frammenti sopravvissuti del ciclo dedicato ad Anna e Gioacchino che in antico si sviluppava sulla parete della terza campata. I tre affreschi, che dopo lo stacco ottocentesco erano approdati rispettivamente nei depositi della Soprintendenza e nel Museo di San Marco, hanno fatto il loro definitivo rientro a Santa Maria Novella nel 2017, in occasione della celebrazione dei trent’anni dalla fondazione del FEC.

(tratto dall’introduzione agli atti delle giornate)

Per il completo indice, per le rubriche, per gli articoli introduttivi dove segnaliamo l’interessante “Il restauro di due costumi creati da Danilo Donati per i film Roma (1972) e Il Casanova di Federico Fellini (1976)” scritto da  Riccardo Gennaioli e Licia Triolo,  vedete la apposita pagina che contiene l’indice completo e dalla quale si può anche attivare l’acquisto della rivista.

 

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