Mercoledì 16 maggio 2018, h 11:00
Il riconoscimento del titolo di Restauratore. Aggiornamenti tecnici e legislativi per un dibattito aperto. Il database online di Kermes si aggiorna; novità e problematiche per il decreto D.I. 564 20/12/2017
Intervengono: Giovanna Cassese, Accademia di Belle Arti di Napoli, Coordinatrice del gruppo di lavoro MIUR-AFAM delle Scuole di Restauro delle Accademie di Belle Arti, Membro della Commissione Nazionale MiBACT-MIUR per l’accreditamento dei Corsi di Conservazione e Restauro; Alberto Felici, Restauratore e docente OPD, membro del Comitato scientifico di Kermes
Il riconoscimento del titolo di Restauratore di Beni Culturali, elemento evidentemente fondamentale per un progetto complessivo di cura del Patrimonio culturale, continua nei decenni, e ancora oggi, ad essere un tema non risolto, occasione di accese discussioni e significativi silenzi, sviste, fraintendimenti… Tanto la formazione quanto la professione, – rispecchiandosi l’una nell’altra – ne risentono pesantemente, favorendo in buona misura una pesante erosione della tradizione culturale italiana in materia, con conseguenti danni a carico dei giovani e del Patrimonio stesso. Questo breve incontro, lungi dal porsi l’obiettivo di risolvere aspetti del problema, vuole essere un momento di aggiornamento sulla situazione attuale. In particolare mentre è infine in via di prossima pubblicazione il Decreto Interministeriale sull’equiparazione dei diplomi, del quale nel dicembre 2017 era stata annunciata la firma congiunta MiBACT-MIUR, e mentre pare rimanere in parte irrisolta la situazione di titoli pregressi rilasciati dal MIUR prima della nascita del ciclo unico abilitante…
Oltre le considerazioni di ambito legislativo, sarà presentato l’aggiornamento tecnico del database on linee – “Le tesi dei Restauratori di Beni Culturali, professionisti per la salvaguardia del Patrimonio” – che Kermes dedica appunto al riconoscimento del titolo di Restauratore. Il database si sta rivelando un forte momento di aggregazione sul tema, offrendo per la prima volta uno strumento condiviso da tutti i soggetti abilitati a rilasciare il diploma e da oggi implementabile in modo autonomo da ciascuna realtà formativa. Uno strumento che Kermes si augura possa contribuire allo sviluppo del dialogo, e quindi delle soluzioni, della decennale problematica; nonché offrire ai giovani diplomati un’opportunità di riconoscimento pubblico.