No: la parte meno chiara dell’intervento che il ministro Alessandro Giuli ha tenuto alla Camera lo scorso 8 ottobre per illustrare le sue linee programmatiche non era l’introduzione “un po’ più teoretica”, non era quel preambolo sull’“apocalittismo difensivo” e sull’“infosfera globale”, non era quel minuto e mezzo che ha catturato le attenzioni di tutti oscurando un’ora intera d’audizione. Il senso di quella premessa, per quanto resa all’uditorio sulle ali d’un eloquio non esattamente familiare e quotidiano, non era così difficile da cogliere se si fossero seguite con attenzione le parole di Giuli. La parte veramente oscura, almeno per chi come noi s’occupa di musei (e almeno fino a questo momento), era un’altra, ed è utile tornarci a un mese di distanza perché, nel frattempo, non ci son stati seguiti e chiarimenti su quanto il ministro ha pronunciato nella Sala del Mappamondo di Montecitorio. (…….)