Quest’anno l’Assemblea generale accoglierà il 137° Stato membro dell’ICCROM, il Costa Rica, e celebrerà i 60 anni di attività.
Le principali tematiche trattate comprenderanno l’approvazione del programma di attività e del bilancio dell’organizzazione per i prossimi due anni e la nomina del nuovo Consiglio dell’ICCROM.
Il 30 ottobre, Grellan Rourke riceverà il premio ICCROM e il 31 ottobre si svolgerà una discussione tematica sul tema della “Decolonizzazione del patrimonio“.
La 31a Assemblea Generale del Centro internazionale per lo studio della conservazione e del restauro dei beni culturali (ICCROM), che celebra il 60° anniversario del Centro, sarà inaugurata presso la sede della FAO a Roma, mercoledì 30 ottobre 2019, alle 9:00. L’evento si concluderà giovedì 31 ottobre 2019.
L’evento di due giorni si concentrerà su argomenti attuali relativi alla promozione del patrimonio culturale costituendo una piattaforma di dialogo su approcci sostenibili per la protezione e la conservazione del patrimonio culturale e naturale nel mondo. Le delegazioni dei 137 Stati membri dell’ICCROM discuteranno il piano di lavoro dell’organizzazione e le sue direzioni strategiche. Saranno, inoltre, presentate le attività attuate nel biennio 2018-2019. L’evento sarà anche l’occasione per dare il benvenuto al più recente Stato membro dell’ICCROM, il Costa Rica.
Nell’ambito del programma è prevista una sessione tematica sul tema “decolonizzare il patrimonio“. Sarà, inoltre, assegnato il premio ICCROM, riconoscimento che viene assegnato a persone che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo dell’ICCROM o che hanno acquisito particolari meriti nel campo della conservazione, protezione e restauro del patrimonio culturale.
In una recente dichiarazione Webber Ndoro, direttore generale dell’ICCROM, ha espresso il suo apprezzamento per il continuo supporto e collaborazione di tutti gli Stati membri all’attività dell’ICCROM. “Il generoso contributo degli Stati membri dell’ICCROM è il pilastro principale del successo di tutti i progetti e programmi attuati dall’ICCROM in molte parti del mondo“, ha affermato Ndoro.
“Un ringraziamento speciale va al Paese ospite, l’Italia, che ha sostenuto il centro sin dall’inizio e collabora ai progetti e alle attività dell’ICCROM in tutto il mondo“, ha aggiunto Ndoro. L’Italia è tra i maggiori contributori dell’Organizzazione. “Speriamo davvero di promuovere la nostra collaborazione e di sviluppare un accordo con il partner italiano per sostenere azioni comuni volte a proteggere e migliorare il patrimonio culturale e naturale in Africa e in altre parti del mondo“, ha dichiarato Ndoro.
La 31a Assemblea Generale segna sessant’anni di attività dell’ICCROM. Una attività costante portata avanti nei Paesi Membri a fianco delle istituzioni governative, non governative e specialisti, con una intensa azione di formazione e sensibilizzazione sulla conservazione del patrimonio culturale.
“Nel corso di sessant’anni, l’ICCROM ha sviluppato e adottato approcci mirati ad affrontare le sfide legate alla conservazione ed il restauro e a far fronte all’evoluzione del concetto stesso di patrimonio culturale che, oltre a superare i confini nazionali, deve confrontarsi con gli effetti dei cambiamenti climatici, dei conflitti e anche dell’abbandono” ha affermato Ndoro.
“Anche per l’ICCROM lo sviluppo sostenibile è un obiettivo fondamentale, in particolare in alcune regioni, come l’Africa. Ciò include sostenere la creazione di opportunità per le attività imprenditoriali e la garanzia dell’accesso a un’istruzione di qualità in un contesto più generale di uguaglianza di genere”, ha aggiunto Ndoro. Secondo questa linea, l’ICCROM ha lanciato una nuova iniziativa regionale in Africa indirizzata principalmente alle giovani generazioni coinvolgendole nella cura del patrimonio: la sua conservazione, resilienza, gestione e promozione.
A proposito dell’ICCROM
L’ICCROM è un’organizzazione intergovernativa che lavora al servizio dei suoi Stati membri per promuovere la conservazione di tutte le forme di patrimonio culturale, in ogni regione del mondo. L’ICCROM è stata creata all’indomani della seconda guerra mondiale in risposta alla diffusa distruzione e all’urgente necessità di ricostruire i beni culturali. L’ICCROM è nato ufficialmente a Roma il 1° marzo 1959, a seguito della IX sessione della Conferenza generale dell’UNESCO tenutasi a Nuova Delhi, in India, nel 1956.
Grazie al sostegno del governo di Sharjah, l’ICCROM ha aperto il suo primo ufficio regionale nel 2014, che si è occupato della pressante necessità di salvaguardare il patrimonio culturale dell’umanità in pericolo nella regione araba. Oltre a collaborare con le autorità governative per migliorare la gestione del patrimonio culturale, l’ufficio ICCROM-Sharjah si sta concentrando su programmi di sviluppo di capacità ad esempio per il recupero di monumenti storici in Iraq e del patrimonio vivente in Sudan.